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2-Febbraio-2009

ALL’IIC DI STOCCOLMA LA QUARTA RIUNIONE DEI RICERCATORI ITALIANI IN SVEZIA

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Il 23 gennaio scorso si è tenuta all’Istituto di Cultura Italiana di Stoccolma la Quarta riunione dei ricercatori italiani in Svezia, che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti politici italiani e svedesi, tra cui Giuseppe Pizza, Sottosegretario al Ministero dell’Università e Ricerca, il senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, e Katarina Bjelke, vicedirettore generale del Ministero dell’Istruzione e Ricerca svedese.

La riunione, aperta dall’Ambasciatore d’Italia in Svezia, è proseguita con gli interventi politici e scientifici, per terminare con un proficuo e vivace scambio di opinioni che ha prodotto contributi di idee da parte dei nostri scienziati, in particolare sulle motivazioni di quella che viene chiamata la "fuga dei cervelli".

Nel suo intervento, il sottosegretario Pizza ha evocato le priorità del Governo italiano e le misure adottate nella riforma del settore universitario e della ricerca, che permettono di pianificare un’assunzione a breve termine di 4000 nuovi ricercatori e che escludono gli enti di ricerca dalla riduzione del 10% della pianta organica, prevista per tutte le altre amministrazioni.

Il Senatore Marino, invece, ha sottolineato l’impatto che la ricerca medica ha avuto recentemente sulla vita dei cittadini, e ha avanzato la proposta di valutare l’assegnazione dei fondi di ricerca a riconosciuti standard internazionali ("peer review").
Katarina Bjelke, quindi, ha illustrato la recente politica del governo svedese, che ha incrementato gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione, poiché ritiene che questo sia il sistema migliore per far fronte alla crisi economica in corso, pur essendo la Svezia, già fra i paesi leader per gli investimenti nella ricerca, ormai superiori al 4% del PIL, con un ruolo primario sia del settore pubblico che di quello privato.

L’evento ha costituito anche l’occasione per esporre alcuni tra i più innovativi progetti nei quali sono impegnati gli scienziati italiani (circa duecento in tutto il paese), talora con responsabilità primarie all’interno delle prestigiose istituzioni accademiche e scientifiche svedesi. All’incontro hanno infatti partecipato una settantina di ricercatori che operano in modo continuativo in varie istituzioni svedesi, in particolare nelle Università di Stoccolma, Uppsala, Lund e Göteborg, oltre che in alcune aziende private. Nel corso della giornata, sono stati toccati gli argomenti più vari, dalla proteomica e biochimica (Rebecca Rimini e Luca Jovine) alle scienze storiche (Tiziana Melchiorre) e sociali (Serena Cinque), dalla fisica nucleare (Riccardo Bevilacqua) alla statistica (Mario Natiello). Di particolare evidenza, gli interventi nel campo della spintronica e delle nanotecnologie, che sono stati esposti nelle presentazioni di Stefano Bonetti e Andrea Fornara.

Sul sistema dei finanziamenti svedesi in campo medico e sulle collaborazioni accademiche tra la Svezia e l’Italia, ci sono stati gli interventi specifici del professor Paolo Parini (Karolinska Institutet), di Alessandro Surpi (Università di Bologna e Royal Institute of Technology KTH) e del professor Rino Bellocco (Università di Milano-Bicocca e Karolinska Institutet). Le giornate dei ricercatori italiani in Svezia costituiscono ormai un evento importante non soltanto per la presentazione delle collaborazioni nel settore scientifico tra i due paesi, ma anche per un utile confronto circa le rispettive priorità di politica della promozione della ricerca.

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